La festa di San martino, che cade l’11 di novembre è una ricorrenza autunnale molto sentita e festeggiata nelle scuole steineriane e Waldorf dove i bambini costruiscono lanterne luminose per ricordare la notte in cui Martino si levò il suo mantello per offrirlo a un mendicante infreddolito.
Ci piace celebrare la Festa delle Lanterne di San Martino perché è un esempio concreto di solidarietà e accoglienza, ma è anche l’occasione per recuperare un rapporto equilibrato ed armonioso con la natura.
Il rapporto con la natura
Nella tradizione contadina l’11 novembre finiva l’anno agricolo. In questo tempo dell’anno, la terra è a riposo, l’apertura delle botti porta il primo vino, ci sono le castagne, i funghi. Le giornate si accorciano sempre più velocemente, fa buio presto, le foglie cadono, l’aria è leggera e comincia ad essere più fredda.
Tutto questo ci spinge a trascorrere più tempo dentro casa, a frequentare meno i parchi e la natura, ad avere meno occasioni di passare del tempo in compagnia degli altri. Insieme con la luce del sole è come se ci spegnessimo un po’ anche noi.
Perché festeggiare San Martino con delle lanterne?
Celebrare San Martino significa semplicemente condividere un momento insieme agli altri, uscire dalla routine quotidiana, mettere da parte individualità e beni materiali.
Costruire una lanterna e uscire fuori significa, non solo per i bambini, ricordare che facciamo parte di un universo ben più grande e più complesso, fatto di equilibri e di esigenze che non sempre coincidono con i nostri e che molto spesso prevarichiamo spinti dai nostri bisogni individuali.
Questa festa, che ha il sapore di una fiaba, ci aiuta a ristabilire un giusto rapporto con la natura e gli altri.
La Festa delle lanterne di San Martino
Anche noi vogliamo celebrare la festa di San Martino.
La Festa delle Lanterne inizia circa alle cinque del pomeriggio.
Ci ritroveremo in libreria per costruire le lanterne e raccontare la storia di San Martino. Leggeremo la storia di Berta la lucertola, un meraviglioso albo per Kamishibai e poi, ad una ad una, accenderemo le lanterne.
Quindi ci incammineremo con le nostre lanterne, in una processione di piccole lucciole, guidati dal lampionaio avvolto in un grosso mantello di lana, verso il prato.
All’arrivo, ci raccoglieremo intorno alla lanterna del lampionaio, il quale andrà a stringere la mano di partecipanti distribuendo i dolci di San Martino (biscotti tipici a forma di sole, luna e stelle), uno per ogni bambino, e offrendo la cioccolata calda.
Alla fine i genitori formeranno con le braccia un ponte e i bambini passeranno sotto con le loro lanterne, ritornando verso la libreria.
Tu ci sarai, vero?