ASOC

L’Antarctic and Southern Ocean Coalition, o ASOC, è un’organizzazione basata negli Stati Uniti il ​​cui lavoro si concentra su lo studio e la protezione dell’Antartide. Ma di preciso, l’Antartide cos’è?

È un continente al Polo Sud del nostro pianeta, composto da un deserto polare, una banchisa di ghiaccio che si forma e si scioglie a seconda delle temperature, e dall’Oceano Australe che li circonda. L’Antartide è un posto fantastico, ricco di vita e dimora di alcune specie che non si trovano in nessun’altra parte del mondo!

Ma 40 anni fa questo non era ancora considerato importante: piuttosto c’erano grandi interessi a sfruttare le risorse di gas e minerali antartici. Ed è allora che è iniziata la storia di ASOC.

Il signor James Barnes, un avvocato in diritto ambientale, sapeva che se le decisioni sulla gestione del continente fossero state prese da poche persone, sarebbe stato facile per loro soddisfare i propri interessi; così ha diffuso informazioni sui rischi che l’Antartide stava correndo in diversi paesi ed organizzazioni ambientaliste. Quando il pubblico ne è venuto a conoscenza ha fatto una tale pressione sui propri governi che questi hanno abbandonato i piani di sfruttamento dell’Antartide, ed hanno iniziato a pensare a come proteggerla!

Da allora ASOC è stata parte di questo processo, rappresentando la voce della protezione ambientale sul continente. L’obiettivo di ASOC è ora quello di creare una rete di aree marine protette, ridurre al minimo l’inquinamento provocato dalle navi e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici in Antartide.

Come? Innanzitutto studiando i delicati equilibri di questo straordinario continente, e scoprendo come gli organismi viventi interagiscono con i loro habitat, il clima e le attività umane. Grazie a queste informazioni, le decisioni sull’Antartide possono essere prese a vantaggio degli animali e degli habitat locali, e non per interessi economici di sfruttamento.

Il sogno di ASOC è vedere un giorno l’Antartide diventare il primo Parco Naturale Mondiale!

greg, il pinguino imperatore

Gli studi, le ricerche e l’attività sul campo di ASOC hanno ispirato la storia di Greg, il pinguino imperatore protagonista de Le EcoAvventure di Natale 2021, il Calendario dell’avvento che raccoglie 24 storie e attività creative per giovani EcoEsploratori.

Ne “Le EcoAvventure” troverai ogni giorno, dal 1° al 24 dicembre, una storia da leggere e un’attività da fare insieme. Ma non solo!

Questo Calendario dell’Avvento nasce dal desiderio che l’attesa del Natale sia l’occasione per fare un viaggio ai quattro angoli del mondo, alla scoperta di animali curiosi, rari o in via di estinzione. Perché nessuno è mai troppo piccolo per prendersi cura dell’ambiente e della propria comunità!

Le storie degli animali, raccontate con pelo, piume, squame o pinne e un pizzico di fantasia, sono un invito a scoprirne le caratteristiche, lo stile di vita e le sfide quotidiane per sopravvivere alle minacce poste dall’uomo e dall’inquinamento. Natale è solo un giorno all’anno, ma prendersi cura della Terra dovrebbe essere un atto quotidiano.
Le attività proposte consentono ogni giorno di svolgere da protagonista un’attività creativa sostenibile ed inclusiva e diventare, così, EcoElfi di 1° classe.

La storia di Greg è il racconto di un giovane pinguino che è impegnato nella cova delle uova e che presto diventerà papà. Attento a tenere al caldo l’uovo appoggiato tra zampe, Greg, immagina come sarà la sua vita quando l’uovo si schiuderà. Lui e la sua compagna, Donna, dovranno alternarsi per andare a procurarsi il cibo percorrendo, per settimane, un lunghissimo tratto di costa.    

Al solo pensiero ha già male ai piedi e poi gli piacerebbe molto poter fare, almeno per una volta, un bel pranzo di famiglia tutti insieme.  

Ha bisogno dell’aiuto di un EcoElfo! 

scopri di più sul pinguino imperatore

Com’è vivere in Antartide? La parte centrale del continente è un deserto polare, e qui la vita è ben nascosta: l’unico animale terrestre locale è un piccolo insetto chiamato belgica antartica, insieme ad alcune piante e licheni. 

Ma sulle coste, dove la terra incontra l’Oceano Australe, troviamo la banchisa: qui è dove si svolge la maggior parte della vita antartica. E poiché gli animali hanno bisogno di nutrirsi e non c’è molto cibo nell’entroterra, è il mare che lo offre! 

Sotto il ghiaccio prosperano piccolissimi organismi marini chiamati fitoplancton, che vengono mangiati da organismi più grandi (ma comunque piccoli!) come lo zooplancton e il krill. Il krill fornisce energia e sostanze nutritive a tutte le foche, pinguini, balene e altre creature marine che abitano l’Antartide e l’oceano circostante. Proviamo ad immaginare: un oceano blu che si frange su coste di ghiaccio bianco-azzurre, iceberg e montagne lontane bianche di neve. Se osservi attentamente, vedrai alcune creature bianche e nere sfrecciare fuori dall’acqua, sulla banchisa… Indovini chi sono? 

Sono i pinguini imperatore! Diamo un’occhiata da vicino. Sono grandi, infatti sono i più grandi tra tutte le 18 specie di pinguini, e possono pesare fino a 40 kg. Sono uccelli, ma al posto delle ali hanno un bel paio di pinne che usano per darsi la spinta sott’acqua: sono agili nuotatori e subacquei piuttosto bravi! Nell’oceano trovano tutti i loro cibi preferiti: pesce, calamari e krill.

Il corpo del pinguino imperatore è nero sul dorso, bianco sul ventre, e la faccia e il becco sono neri, con una sfumatura arancione e gialla dietro le guance. Sono ricoperti di penne, che crescono così vicine tra loro da sembrare squame! Queste penne li proteggono dai forti venti antartici – forti fino a 110 kilometri orari- e dal freddo gelido. 

Un’altra soluzione intelligente che questi animali usano per sopravvivere alle temperature antartiche è l’”huddling”: è come un grande abbraccio di gruppo! I pinguini imperatore sono creature sociali e non territoriali, e possono creare colonie molto grandi, anche di decine di migliaia di animali.

Nell’emisfero australe, la stagione invernale inizia a maggio. In questo momento l’intera colonia è riunita ed è tempo per le coppie di ritrovarsi dopo mesi di separazione. Come? Usando la propria canzone! I pinguini imperatori possono distinguere il richiamo del loro partner da tutti gli altri, e seguire il suo suono tra la folla fino a ritrovarsi. La femmina deporrà un uovo e se ne andrà: starà al papà occuparsene durante i freddi mesi invernali, mentre mamma pinguino tornerà sul mare, per nutrirsi. A questo punto la colonia diventa più piccola e tranquilla.

Sul ghiaccio antartico non c’è niente con cui creare nidi, quindi i papà pinguini fanno scivolare l’uovo sotto una piega di pelle sopra le zampe, per tenerlo caldo e al sicuro. E quando arrivano le bufere di neve, tutti i papà si stringono insieme per scaldarsi l’un l’altro. Cominciano a comportarsi come un’unica entità: si alternano, spostandosi dalla parte più esposta del gruppo a quella più protetta, per assicurarsi che nessuno rimanga al freddo troppo a lungo. Durante tutto questo tempo non possono lasciare le uova per andare sulla costa a nutrirsi, quindi digiunano per circa 4 mesi, fino al ritorno delle mamme. 

Ora è luglio, le uova iniziano a schiudersi e le mamme pinguino tornano dalla costa: è un momento emozionante e per i papà a volte è difficile lasciare i pulcini, ma per loro è ora di andare a mangiare! Da adesso in poi i genitori si alternano, prendendosi cura dei piccoli e andando fino al mare per nutrirsi, fino a quando i pulcini non saranno pronti a rimanere da soli (formando i loro piccoli “huddles”) ed inizieranno a crescer loro le penne nere da pinguini adulti. Quando la muta delle penne sarà completa, i piccoli saranno in grado di nutrirsi da soli nell’oceano, e diventeranno indipendenti. 

I pinguini imperatore sono legati alla banchisa: per loro è fondamentale per nutrirsi, socializzare e soprattutto allevare i loro piccoli. Ma la presenza e qualità del ghiaccio dipendono dal tempo, e con il cambiamento climatico anche questo ecosistema sta mutando; probabilmente è per questo oggi che molti siti di riproduzione vengono abbandonati dalle colonie. Se c’è troppo ghiaccio, i genitori pinguini potrebbero dover percorrere distanze troppo lunghe per arrivare all’oceano e trovare cibo; ma se ce n’è troppo poco, potrebbe diventare pericoloso per le uova e i pulcini, che saranno più vicini ai predatori. 

Riuscite a indovinare come sappiamo tutto questo? Non è facile rintracciare i pinguini imperatore, perché le colonie si spostano e non sempre tornano negli stessi posti…quindi cerchiamo le loro tracce: in pochi mesi una colonia può coprire diversi chilometri quadrati di guano – noto anche come cacca di pinguino! Oppure usiamo le immagini satellitari, che ci aiutano a localizzare le colonie dallo spazio… e sono molto meno puzzolenti.

impara la cura

e scegli di colorare il mondo

con più sorrisi e gentilezza

L’idea de Le EcoAvventure di Natale è nata per creare un momento di condivisione tra grandi e piccini nei giorni che precedono il Natale basato sulla lettura, sulle attività manuali, ma, soprattutto, sul piacere di stare insieme.

Ogni anno, nei giorni che precedono il Natale, c’è nell’aria una speranza incrollabile e indefessa che qualcosa di magico succederà.

E puntualmente accade. Accade che ci si guardi negli occhi e ci si capisca di più, che si trovino le parole giuste per abbattere muri e superare ostacoli quando queste parole sembravano perdute, che riuscire a mettersi nei panni degli altri non risulti poi, alla fine, più tanto complicato.

I personaggi, le storie e le attività che animano Le EcoAvventure sono un invito ad aprirsi reciprocamente, un modo sincero per recuperare il contatto con gli altri, imparare la cura e scegliere di colorare il mondo con più sorrisi e più gentilezza.

un buon natale (davvero) per tutti

Le EcoAvventure di Natale sono storie da vivere insieme, creando una relazione basata sull’empatia e sul rispetto, un modo per incitare bambini e bambine a compiere scelte, fare esperienze, coltivare sogni e ambizioni nel rispetto delle differenze e dell’ambiente che li circonda e della comunità che abitano.

È stato un onore collaborare con ASOC veri e propri eroi della protezione ambientale nel mondo e speriamo che il loro lavoro e la loro passione possano ispirare i più piccoli come hanno ispirato noi.

Acquistando una copia de Le EcoAvventure contribuirai a sostenere le loro attività.

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