JGI ITALIA

L’Istituto Jane Goodall Italia – per l’Uomo, gli Animali e l’Ambente, o JGI Italia, è una Organizzazione di Protezione Ambientale attiva dal 1998 in Italia e in Africa: si occupa di progetti di tutela ambientale, di sostegno alle popolazioni più povere, di educazione alla sostenibilità…e di tutela dei Primati, sia nel loro habitat naturale che in cattività.
Perché proprio i primati? Perché l’Istituto nasce nel 1977 dalla ricerca e dalla visione di Jane Goodall, una scienziata inglese che ha condotto anni di ricerca sugli scimpanzè in Tanzania, nella foresta del Gombe sulle sponde del lago Tanganika. Le sue osservazioni sul campo hanno portato scoperte incredibili su questi animali così simili a noi, ed hanno anche rivoluzionato il modo in cui ci prendiamo cura dell’ambiente. Nel corso della sua ricerca Jane Goodall infatti si è resa conto che per proteggere gli scimpanzè, doveva tutelare non solo la foresta, ma anche le comunità umane intorno a loro: uomo, animali ed ambiente, come un tutto imprescindibile.
Seguendo questo messaggio, il JGI Italia porta quindi avanti progetti variegati: il progetto “Sanganigwa Children’s Eco-Village” per i bambini orfani o abbandonati della regione Kigoma in Tanzania, sede del Parco Naturale di Gombe dove Jane ha condotto i suoi studi; il programma per la tutela dei primati “Così Simili a Noi”, con particolare attenzione alle scimmie antropomorfe che rischiano l’estinzione; ed il programma rivolto all’educazione ambientale e alla sostenibilità Radici e Germogli (Roots & Shoots), dedicato a bambini e giovani come te!
kikI lo scimpanzé
Gli studi, le ricerche e l’attività sul campo del JGI Italia hanno ispirato la storia di Kiki, lo scimpanzé protagonista de Le EcoAvventure di Natale 2021, il Calendario dell’avvento che raccoglie 24 storie e attività creative per giovani ecoesploratori.
Ne “Le EcoAvventure” troverai ogni giorno, dal 1° al 24 dicembre, una storia da leggere e un’attività da fare insieme. Ma non solo!
Questo Calendario dell’Avvento nasce dal desiderio che l’attesa del Natale sia l’occasione per fare un viaggio ai quattro angoli del mondo, alla scoperta di animali curiosi, rari o in via di estinzione. Perché nessuno è mai troppo piccolo per prendersi cura dell’ambiente e della propria comunità!
Le storie degli animali, raccontate con pelo, piume, squame o pinne e un pizzico di fantasia, sono un invito a scoprirne le caratteristiche, lo stile di vita e le sfide quotidiane per sopravvivere alle minacce poste dall’uomo e dall’inquinamento. Natale è solo un giorno all’anno, ma prendersi cura della Terra dovrebbe essere un atto quotidiano.
Le attività proposte consentono ogni giorno di svolgere da protagonista un’attività creativa sostenibile ed inclusiva e diventare, così, EcoElfi di 1° classe.


La storia di Kiki è un giovane scimpanzé della Tanzania. Ama esplorare la foresta arrampicandosi e saltando tra i rami degli alberi, gustare i frutti più maturi, andare a caccia di termiti. Purtroppo però Kiki sa che non tutti i posti sono sicuri perché cacciatori e bracconieri sono in agguato e riescono a spingersi anche nel cuore più fitto e selvaggio della foresta. Ciò nonostante la sua curiosità è più forte di tutto e l’ha spinto a trovare un sistema ingegnoso per raggiungere suo cugino in Uganda e vivere insieme nuove avventure. Ma ha bisogno dell’aiuto dei un EcoElfo.

scopri di più sullo scimpanzé
L’uomo, insieme a scimpanzé, bonobo, gorilla e orango appartiene alla famiglia degli Ominidi. Noi e le altre scimmie antropomorfe differiamo da tutte le altre scimmie per molti aspetti, ad esempio non abbiamo la coda!
Gli scimpanzé (Pan troglodytes) sono gli esseri viventi a noi più simili. Questi splendidi animali hanno abilità intellettuali che un tempo si ritenevano esclusive degli esseri umani, ad esempio possono costruire strumenti rudimentali, e provano emozioni quali gioia, dolore, paura e angoscia.
Lo scimpanzé comune vive nell’Africa sub-sahariana, in particolare nella parte centrale dell’Africa, dal Senegal fin al Congo e alla Tanzania. In queste regioni gli scimpanzé si sono adattati ad un’ampia varietà di ambienti, dalla savana boscosa secca alle praterie, alle foreste pluviali primarie e secondarie di pianura o di montagna.
Vi sono quattro sottospecie di scimpanzé, e tutte rischiano l’estinzione: la loro scomparsa è principalmente causata dalla deforestazione –perché l’uomo abbatte le foreste per far posto a campi coltivati -, dal bracconaggio per venderli illegalmente, dalle malattie che noi uomini trasferiamo loro e dal cambiamento climatico che incide sugli equilibri degli ecosistemi.
Ma come è fatto uno scimpanzé?
Il suo corpo è ricoperto da un folto pelo, che sfuma dal marrone al nero, mentre la pelle sulla faccia, sulle orecchie e sui palmi delle mani e dei piedi è nuda. Sia i maschi che le femmine presentano spesso una barbetta bianca. Le orecchie sono sporgenti. I piccoli hanno la pelle di colore molto più chiaro, e un ciuffetto di peli sulla coda, che sparisce con l’avanzare dell’età.
Lo scimpanzé ha gli arti anteriori più lunghi di quelli posteriori, il pollice opponibile come noi, ed una mascella piuttosto prominente. Camminano e corrono sulle nocche in posizione quadrupede, si arrampicano, ed occasionalmente sono bipedi!
Generalmente si nutrono di frutta, foglie, semi e fiori, ma anche di insetti, uova e sporadicamente carne: cacciano in gruppo mammiferi di piccola taglia come scimmie, maialini selvatici, piccole antilopi. La dieta varia stagionalmente ed include alcune specie di piante medicinali, come l’Aspilia, adatta alla cura di disturbi intestinali.
Una delle più grandi scoperte fatte da Jane Goodall a Gombe negli anni 60 fu che gli scimpanzè sono capaci di realizzare strumenti per procurarsi il cibo: vanno a “pesca” di termiti! Inseriscono un bastoncino all’interno di un termitaio, e lo estraggono carico di termiti; questi insetti infatti si attaccano al bastoncino nel tentativo di proteggere la propria casa e gli scimpanzé ne approfittano per mangiarli… proprio come si fa da uno spiedino.
Sono tanti gli strumenti usati dagli scimpanzé: foglie per pulirsi, foglie arrotolate usate come spugne per bere, pietre a misura per spaccare le noci…
Anche nella crescita dei piccoli gli scimpanzé ci somigliano: dopo una gravidanza di circa 8 mesi la mamma scimpanzé dà vita, quasi sempre, ad un solo piccolo, e per 4-5 anni si dedica completamente a lui. I nuovi nati giocano attivamente con le sorelle e i fratelli maggiori: si rincorrono, saltano, si abbracciano, si fanno il solletico …. Anche gli scimpanzé hanno i denti da latte, che nascono intorno ai tre mesi e vengono cambiati tra i 5 e i 7 anni; durante l’adolescenza, verso i 6-9 anni, pur rimanendo vicini alle proprie madri, i giovanissimi scimpanzé esplorano con crescente interesse l’ambiente attorno a loro e interagiscono sempre di più con gli altri membri delle loro comunità.
Infatti gli scimpanzé vivono in società! Trascorrono le giornate per lo più in piccoli gruppi alla ricerca di cibo, per poi riunirsi al tramonto per affrontare la notte. Ogni sera costruiscono il proprio giaciglio su un albero diverso, per stare al sicuro da possibili predatori. Sia tra i maschi che tra le femmine vige una gerarchia: un maschio, in genere il più forte o in alcuni casi uno particolarmente intelligente, diventa il capo della comunità. Gli scimpanzé comunicano tra loro attraverso gesti, posture, espressioni facciali e vocalizzazioni che variano da un leggero grugnito (per esempio quando apprezzano un cibo che stanno mangiando), un sommesso soffiare (quando ridono per il solletico). La più nota vocalizzazione è il pant-hoot: un suono, tra uno sbuffo e un grido, emesso in situazioni di eccitazione…ad esempio giungendo ad un albero ben carico di frutti!
Una attività fondamentale di questi animali è il grooming, la tolettatura: è un comportamento sociale che consiste nel pulirsi il pelo reciprocamente – uno po’ come “spulciarsi” -, che viene eseguito quotidianamente e più volte nell’arco della giornata. La tolettatura ha un effetto tranquillizzante, e aiuta a mantenere la stabilità nella comunità.
impara la cura
e scegli di colorare il mondo
con più sorrisi e gentilezza
L’idea de Le EcoAvventure di Natale è nata per creare un momento di condivisione tra grandi e piccini nei giorni che precedono il Natale basato sulla lettura, sulle attività manuali, ma, soprattutto, sul piacere di stare insieme.
Ogni anno, nei giorni che precedono il Natale, c’è nell’aria una speranza incrollabile e indefessa che qualcosa di magico succederà.
E puntualmente accade. Accade che ci si guardi negli occhi e ci si capisca di più, che si trovino le parole giuste per abbattere muri e superare ostacoli quando queste parole sembravano perdute, che riuscire a mettersi nei panni degli altri non risulti poi, alla fine, più tanto complicato.
I personaggi, le storie e le attività che animano Le EcoAvventure sono un invito ad aprirsi reciprocamente, un modo sincero per recuperare il contatto con gli altri, imparare la cura e scegliere di colorare il mondo con più sorrisi e più gentilezza.
un buon natale (davvero) per tutti
Le EcoAvventure di Natale sono storie da vivere insieme, creando una relazione basata sull’empatia e sul rispetto, un modo per incitare bambini e bambine a compiere scelte, fare esperienze, coltivare sogni e ambizioni nel rispetto delle differenze e dell’ambiente che li circonda e della comunità che abitano.
È stato un onore collaborare con JGI Italia, veri e propri eroi della protezione ambientale nel mondo e speriamo che il loro lavoro e la loro passione possano ispirare i più piccoli come hanno ispirato noi.
Acquistando una copia de Le EcoAvventure contribuirai a sostenere le loro attività.
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